Presso la ex scuderia in San Rossore a Pisa, villa Gronchi accoglieva la premiazione di poesie, racconti e dipinti del concorso indetto dalla Casa Editrice MDS.
Approdi e derive, questo il tema, ha scelto la poesia scritta a quattro mani da Daniela e me:
"Naufragio dell'anima"
L’anima mia è raminga.
Non ho memoria di quando lasciò le sicure sponde,
né del perché lo fece.
Di certo so che mi reclutò come mozzo.
In balia dei flutti marosi navigammo vagabondi.
Non affondammo,
né riuscimmo però a librarci per volare via.
Ancora oggi, apatica, veleggia,
sospinta soltanto dal vento
che taglia la faccia come lama d’acciaio
e la imperla di bianchi cristalli di spuma salata.
Ondeggia sospesa sul mare
a volte calmo, con luccicosi riverberi
e canti di sirena,
a volte ombroso, di impassibile nebbia
e pioggia nera come il cuore quando si spezza.
Non si scorge meta alcuna.
Naviga alla deriva,
nella disperata e agognata ricerca di un approdo
che sia per lei
per me
solida bitta a cui annodare la cima
che ci lega stretti, come farebbe una catena,
allo svolgersi implacabile della vita.
Sedute tra le prime file della sala, abbiamo gustato con emozione ogni consegna degli attestati, in attesa del nostro turno.
Il comitato della Casa Editrice ci è piaciuto. Unico rammarico non aver ascoltato il testo delle prime tre poesie, né informazioni sui racconti del podio.
Siamo comunque orgogliose del nostro piccolo successo!
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